Varata la nuova legge sulla pesca delle Acque Interne

Semplificazione, incentivazione, risparmio ed utilizzo mirato delle risorse: sono queste le linee strategiche con le quali la Regione Liguria, con l'emanazione della legge regionale n. 8 del 1° Aprile 2014 “Disciplina della pesca nelle acque interne e norme per la tutela della relativa fauna ittica e dell'ecosistema acquatico”, intende raggiungere l'obiettivo di “favorire lo sviluppo ecosostenibile della Pesca nelle Acque interne per contribuire alla valorizzazione dell'Entroterra”.

Il nuovo testo migliora sostanzialmente la precedente Legge regionale n. 21/2004 con innovazioni tecniche e gestionali a favore dei pescasportivi, e con snellimento delle procedure; in particolare:
- semplificazione delle procedure per l'esercizio della pesca sportiva: la licenza di pesca è sostituita dal solo versamento; i ragazzi minori 16 anni potranno pescare solo con un documento di identità e per le pesche di beneficenza e per scuole e disabili sarà sufficiente un versamento simbolico (10 euro) ed una semplice comunicazione alla Provincia;
- incentivazione alla pesca: con l'introduzione dei permessi temporanei a pagamento ridotto si darà modo anche ai neofiti di fare una esperienza di pesca senza dover pagare l'intero importo annuale;
- risparmio delle risorse pubbliche: una carta ittica regionale al posto delle quattro carte provinciali ora in vigore consentirà sensibili risparmi in risorse umane, economiche e burocratiche;
- utilizzo mirato delle risorse: è stato previsto l'incremento dei fondi a favore delle Province con apposito vincolo di destinazione delle stesse per una migliore gestione delle acque interne, e l'incremento delle risorse a favore delle Associazioni di Pesca sportiva per lo svolgimento delle attività di gestione.

La pesca sportiva nei torrenti e nei laghi dell'entroterra può “contribuire allo sviluppo sostenibile del turismo nell'entroterra e come tale va incentivata e sostenuta; con questa nuova legge, potremo finalmente recuperare terreno”, ha affermato l'assessore all'Ambiente, Caccia e Pesca della Regione Liguria Renata Briano, soddisfatta del lavoro svolto; “questo testo è stato condiviso da tutti gli attori coinvolti; Università, Province, Corpo forestale dello Stato, Associazioni di pescasportiva e ambientaliste hanno fornito alla Regione un contributo prezioso: un esempio di collaborazione straordinario che ha dato vita ad una buona legge!”.
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